Il Console ha incontrato il direttore dell’ospedale bergamasco e ha fatto visita ai bambini serbi trapiantati, ricoverati nel reparto pediatrico, dove si è intrattenuta con alcuni di loro condividendo anche con i genitori e dirigenti del nosocomio esperienze e speranze di un percorso di cura non facile.
Bergamo, 6 agosto 2019 – Ha fatto visita oggi al Papa Giovanni XXIII Radmila Selakovic, Console Generale della Repubblica di Serbia, i cui bambini, connazionali, candidati al trapianto di fegato vengono presi in cura all’Ospedale di Bergamo in base ad un accordo sottoscritto nel 2010.
In questi 9 anni sono stati trapiantati di fegato 41 bambini, la metà dei quali con età inferiore all’anno di vita, per lo più aetti da cirrosi biliare, con un indice di sopravvivenza di circa il 95%.
I costi dell’intervento e della degenza sono interamente coperti dal governo serbo. “L’Ospedale di Bergamo è stato identicato dalla Stato serbo come interlocutore in grado, da un lato, di trapiantare bimbi serbi epatopatici, dall’altro di aiutare la Serbia ad avviare un programma autonomo sui trapianti – ha spiegato Lorenzo D’Antiga, direttore della Pediatria del Papa Giovanni XXIII -. Un programma che permetta ai medici serbi non solo di eettuare un numero signicativo di trapianti in futuro, ma che dia loro anche gli strumenti necessari per seguire adeguatamente il paziente durante il lungo follow up post-trapianto”.
Questa collaborazione è possibile perché l’Ospedale di Bergamo ha praticamente azzerato la lista di attesa per i trapianti di fegato pediatrico, grazie al ricorso costante alla tecnica split, che consente di ricavare due organi idonei per i bambini partendo dal fegato di un solo donatore adulto.
“Colgo l’occasione per ringraziare il direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per la collaborazione nell’ambito del trapianto di fegato e cure post-trapianto dei bambini della Repubblica di Serbia – ha commentato il Console Radmila Selakovic -. Vorrei ringraziare anche il direttore del reparto di Pediatria e i suoi collaboratori per l’aiuto e per il sostegno ai colleghi medici in Serbia per l’avvio di un programma autonomo sui trapianti nella Clinica pediatrica di Belgrado. Grazie al vostro prezioso aiuto – ha proseguito – la lista d’attesa per i trapianti di fegato dei bambini in Serbia è notevolmente diminuita e il numero dei bambini serbi che hanno ricevuto le cure mediche è in crescita.
Spero sinceramente che la collaborazione continui per il bene di tutti i bambini che ne avranno bisogno, e ribadiamo che il Consolato Generale della Repubblica di Serbia a Milano sarà a disposizione per ogni forma d’aiuto necessario”.
“Queste collaborazioni internazionali sono possibili grazie alla casistica che gestiamo e al know how dei nostri professionisti, che fanno di Bergamo uno dei centri trapianto più attivi a livello internazionale – ha sottolineato Maria Beatrice Stasi, direttore generale del Papa Giovanni XXIII. Essenziale e’ anche l’aiuto di tante associazioni di volontariato che orono alle famiglie che vengono a Bergamo per interventi salva-vita un alloggio temporaneo, sostegno e tanti altri aiuti preziosi per la vita di tutti i giorni”, ha concluso.