Comunicato del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Serbia

21. нов 2025.
Il Ministero degli Affari Esteri della🇷🇸 condanna fortemente e prende atto con seria preoccupazione della diffusione delle affermazioni sensazionalistiche e infondate apparse in alcuni media esteri, relative al presunto ruolo del Presidente della Serbia Aleksandar Vucic durante il conflitto in Bosnia ed Erzegovina negli anni Novanta dello scorso secolo, comprese le congetture inventate circa i cosiddetti “safari umani” durante l’assedio di Sarajevo.

Condanna chiaramente e inequivocabilmente tali congetture, ritenendo che si tratti di un altro esempio della diffusione coordinata di disinformazioni il cui obiettivo è distruggere l’immagine della Repubblica di Serbia e delle sue principali istituzioni.
Il Ministero ricorda che nessuna istituzione di rilievo nazionale, internazionale né specializzata giuridica, investigativa né di supervisione, ha mai collegato il Presidente Aleksandar Vucic con le attività militari, con i crimini di guerra, né attività che possano per la loro natura o effetti essere qualificate come violazione del diritto internazionale.
Preoccupa in particolare il fatto che i temi della storia più grave dei Balcani vengono tirati fuori come mezzo di manipolazione politica, fomentando consapevolmente in tal modo e incentivando la destabilizzazione della nostra Regione. Le congetture malevoli, con una narrazione sensazionalistica, comprese delle affermazioni del tutto infondate sui presunti “safari umani”, rappresenta una seria violazione della dignità delle vittime e mina gli sforzi dei fattori responsabili della Regione di costruire una fiducia duratura, il rispetto reciproco e l’atmosfera di cooperazione costruttiva.
Ministero degli Affari Esteri ritiene che con tali campagne mediatiche coordinate in alcuni paesi si crea in modo tendenzioso un’immagine distorta e negativa della Repubblica di Serbia, con una palese intenzione di indebolire il suo prestigio internazionale, di diminuire la credibilità delle istituzioni statali e di compromettere la responsabile leadership del Paese. Tali tentativi rovinano l’atmosfera di fiducia nelle relazioni internazionali e pregiudicano gli impegni di costruire un clima stabile e affidabile nella Regione.
La Repubblica di Serbia rimane dedita in modo coerente alla politica di pace, stabilità e cooperazione costruttiva nella Regione e al livello internazionale. Con questo spirito, il MAE fa l’appello ai media, ai fattori politici e a tutti i partecipanti dello spazio pubblico chiedendo di astenersi dalla narrazione sensazionalistica e dalla diffusione delle informazioni, e di dimostrare, soprattutto circa gli argomenti storici delicati, il più alto livello di responsabilità professionale nonché di attenersi ai fatti.
La responsabilità nei confronti della verità e delle vittime dei conflitti deve essere sopra ogni interesse politico e mediatico, visto che solamente con un approccio del genere si preserva la dignità delle vittime e la fiducia nella cooperazione regionale e internazionale.